- Incentivare l’esplorazione del libro come oggetto-giocattolo
- Incrementare le occasioni di attenzione congiunta educatrice-bambino.
- Il metodo previsto è l’esplorazione tipica del gioco euristico.
Può essere proposto ai bambini in vari modi: il Cestino dei libri è solo uno di questi sistemi per avvicinarli al mondo dei libri e della lettura. Questa è, infatti, un’attività molto semplice che consiste nel proporre una sorta di “cestino” contenente libri, prendendo a prestito l’idea di Elinor Goldschmied del “Cestino dei tesori” (vedi anche Gioco euristico - Cestino dei tesori) e modificandola parzialmente. A differenza del classico cestino dei tesori, il cestino dei libri rimane utile anche dopo i 12 mesi; ciò sia purché il cestino dei libri si basa su interazioni educatrice-bambino sia perchè i bambini troveranno nuove funzioni ai libri-giocattolo.
L’utilizzo del cestino dei libri si basa sullo sfruttare le capacità motorie del bambino (in particolare la capacità di stare seduto senza appoggio e il coordinamento oculo-manuale), le capacità d’esplorazione sensoriale, le capacità cognitive, e il nascente interesse per i libri e le immagini in esso contenute (consapevolezza del libro e del linguaggio scritto). Tale attività incentiva, inoltre, la ricerca d’attenzione congiunta da parte del bambino. Il cestino dei libri permette quindi all’educatrice di sostenere e promuovere tali capacità in maniera educativamente efficace.
Fonti: (https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3089017820613818430#editor/target=post;postID=5840488018627566874)
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