Per i bambini di asilo nido è di fondamentale importanza la presenza delle immagini. È grazie alle illustrazioni che i bambini possono “leggere” personalmente una storia.
Infatti, come ben sanno le educatrici, le prime attività autonome successive all’esplorazione del libro come oggetto-giocattolo sono lo sfogliare(solitamente “raccontandosi” verbalmente qualcosa, in imitazione dell’attività di narrazione dell’educatrice) e il riconoscimento e indicazione delle immagini.
A queste prime attività seguiranno poi il riconoscimento e la denominazione degli oggetti che essi riconoscono nelle immagini.
Tutte queste attività si basano sulla presenza di immagini che illustrano la storia.
Dato lo sviluppo viso-percettivo e cognitivo dei bambini di asilo nido, è evidente che i libri a loro dedicati debbano essere graficamente molto chiari e semplici, con immagini “significative” di quanto si esprime nella storia in quella pagina (cioè attinenti al testo o alla storia).
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"Il piccolo bruco Maisazio" di Eric Carle |
Fondamentale è la coerenza delle espressioni mimico-facciali con quanto espresso nella storia e raccontato dall’educatrice di asilo nido (Catarsi, 2001). Se il personaggio è triste, lo deve essere sia nell’immagine sia nella storia affrontata in quella pagina.
Per i bambini sopra i 18 mesi, è inoltre fondamentale che le immagini di una pagina siano connesse a quelle delle pagine precedenti e successive: la storia è creata proprio attraverso una costante associazione di immagini.