lunedì 21 settembre 2015


 Se riesci a far innamorare i bambini di un libro
di due, di tre, 
cominceranno a pensare che leggere è un divertimento. 
Così, forse, 
da grandi diventeranno lettori.
E leggere è uno dei piaceri
 e uno degli strumenti più grandi
e importanti della vita.

R. Dahl

giovedì 17 settembre 2015

Alcuni consigli...


I più libri più adatti ai bambini fino all’anno d’età sono quelli solitamente ricchi di ripetizioni, rime e filastrocche. Molto apprezzati sono i testi con materiali sonori e tattili. Per quanto riguarda la forma i più indicati sono i cartonati, libri di piccolo formato, pagine di cartone robusto, lavabili e con angoli arrotondati, ideali da manipolare.

Di seguito alcuni titoli consigliati:


mercoledì 9 settembre 2015

Il Cestino dei Libri

La valenza educativa del Cestino dei libri si basa sul contribuire al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Incentivare l’esplorazione del libro come oggetto-giocattolo
  • Incrementare le occasioni di attenzione congiunta educatrice-bambino.
  • Il metodo previsto è l’esplorazione tipica del gioco euristico.


Può essere proposto ai bambini in vari modi: il Cestino dei libri è solo uno di questi sistemi per avvicinarli al mondo dei libri e della lettura. Questa è, infatti, un’attività molto semplice che consiste nel proporre una sorta di “cestino” contenente libri, prendendo a prestito l’idea di Elinor Goldschmied del “Cestino dei tesori” (vedi anche Gioco euristico - Cestino dei tesori) e modificandola parzialmente. A differenza del classico cestino dei tesori, il cestino dei libri rimane utile anche dopo i 12 mesi; ciò sia purché il cestino dei libri si basa su interazioni educatrice-bambino sia perchè i bambini troveranno nuove funzioni ai libri-giocattolo.

L’utilizzo del cestino dei libri si basa sullo sfruttare le capacità motorie del bambino (in particolare la capacità di stare seduto senza appoggio e il coordinamento oculo-manuale), le capacità d’esplorazione sensoriale, le capacità cognitive, e il nascente interesse per i libri e le immagini in esso contenute (consapevolezza del libro e del linguaggio scritto). Tale attività incentiva, inoltre, la ricerca d’attenzione congiunta da parte del bambino. Il cestino dei libri permette quindi all’educatrice di sostenere e promuovere tali capacità in maniera educativamente efficace.

Fonti: (https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3089017820613818430#editor/target=post;postID=5840488018627566874)

mercoledì 17 giugno 2015

L'angolo lettura

In questo spazio i libri, collocati in uno o più espositori e sistemati per suscitare curiosità e interesse, devono essere ben visibili e a portata di mano dei bambini. 
Strutturato per la socializzazione, la fantasia, la lettura di immagini e l’ascolto delle prime storie, questo spazio ha il compito di favorire la concentrazione e la conversazione con “se stessi”attraverso i libri. 
È bene, quindi, collocare questo ambiente in uno spazio protetto e lontano da distrazioni  e rumori. 
Sarebbe opportuno allestire questo ambiente con tappeti, cuscini e poltrone. 
L’approccio al libro deve essere comodo e piacevole per  permettere al bambino di rilassarsi, favorendo così la possibilità di esternare emozioni sentimenti; 

Fonte: (www.unich.it/~sasso/Gli%20spazi%20del%20nido.ppt)

giovedì 21 maggio 2015

Strategie per favorire la lettura al nido

La lettura di libri illustrati ha grande importanza per lo sviluppo dei bambini di asilo nido, quindi è utile che le educatrici possano incentivarla con strategie educative mirate e con più attività tra loro connesse. La lettura, infatti, non è un’attività fine a se stessa, ma “un'occasione complessiva di creare situazioni piacevoli, di sollecitare motivazioni, di affinare competenze in una visione globale in cui aspetti emozionali e cognitivi sono strettamente intricati come è peculiare di questa età” (Mantovani, 1989, pag. 18).

Una strategia generale per la lettura, cioè valida per tutte le età, si basa sul fatto che, per incentivare la lettura, l’educatrice di asilo nido deve sempre riconoscere, apprezzare esplicitamente e rinforzare positivamente tutti gli sforzi di ciascun bambino inerenti alla lettura e l’uso del libro.

Infatti, sia nella fase del libro-giocattolo sia più tardi, l’importanza della lettura percepita dai bambini di asilo nido è sempre direttamente proporzionale alla qualità della relazione educatrice-bambini e all’atteggiamento complessivo della educatrice verso i libri e verso l’attività di lettura stessa (l’educatrice, infatti, rappresenta un modello per i bambini). 

Di conseguenza, le azioni della strategia generale per la lettura mirano a:

  • Qualità della relazione educatrice-bambino durante la lettura
  • Atteggiamento delle educatrici verso i libri e l’attività di lettura

Strategia I: Qualità della relazione educatrice-bambino durante la lettura.
La prima parte della strategia generale è volta a incrementare la qualità della relazione educatrici-bambini (dal punto di vista dei bambini) durante la lettura. 
Proponiamo tre azioni:

  • Condivisione del libro con l’educatrice
  • Condivisione del libro con i pari (dopo i 24 mesi) – Sfruttare le coppie di amici/amiche
  • Condivisione del libro con la famiglia


Strategia II: Atteggiamento delle educatrici verso i libri e l’attività di lettura
La seconda parte della strategia generale è volta a migliorare l’atteggiamento complessivo delle educatrici verso i libri e l’attività di lettura stessa. 
L’importanza dell’atteggiamento delle educatrici è ben evidente riflettendo su questi due esempi:

Proporre specifiche attività di lettura ogni uno-due giorni per i bambini è molto più significativo che proporre un laboratorio settimanale; il tutto è inoltre molto diverso dal lasciare libero accesso ai libri ed essere, come educatrice, sempre pronta a leggere una storia quando un bambino le porta un libretto illustrato (ad esempio durante il gioco libero).
Le educatrici devono considerare che i libri per gli asili nido sono oggetti con una breve vita utile e devono essere “consumati” dai bambini, evitando quindi atteggiamenti verbali o non verbali che esprimano sensazioni negative a fronte di comportamenti perfettamente naturali dei bambini stessi.
Per migliorare l’atteggiamento complessivo delle educatrici verso i libri e l’attività di lettura stessa, proponiamo queste 4 azioni:


  1. Aumento della presenza fisica dei libri in Sezione
  2. Predisporre più attività specifiche per la lettura
  3. Sfruttare il libro e le storie lette per avviare altre attività
  4. Disponibilità dell’educatrice alla lettura
  5. Preparare la lettura






giovedì 14 maggio 2015

Importanza delle immagini

Per i bambini di asilo nido è di fondamentale importanza la presenza delle immagini. È grazie alle illustrazioni che i bambini possono “leggere” personalmente una storia.
Infatti, come ben sanno le educatrici, le prime attività autonome successive all’esplorazione del libro come oggetto-giocattolo sono lo sfogliare(solitamente “raccontandosi” verbalmente qualcosa, in imitazione dell’attività di narrazione dell’educatrice) e il riconoscimento e indicazione delle immagini.
A queste prime attività seguiranno poi il riconoscimento e la denominazione degli oggetti che essi riconoscono nelle immagini.
Tutte queste attività si basano sulla presenza di immagini che illustrano la storia.

Dato lo sviluppo viso-percettivo e cognitivo dei bambini di asilo nido, è evidente che i libri a loro dedicati debbano essere graficamente molto chiari e semplici, con immagini “significative” di quanto si esprime nella storia in quella pagina (cioè attinenti al testo o alla storia).
"Il piccolo bruco Maisazio" di Eric Carle
Fondamentale è la coerenza delle espressioni mimico-facciali con quanto espresso nella storia e raccontato dall’educatrice di asilo nido (Catarsi, 2001). Se il personaggio è triste, lo deve essere sia nell’immagine sia nella storia affrontata in quella pagina.

Per i bambini sopra i 18 mesi, è inoltre fondamentale che le immagini di una pagina siano connesse a quelle delle pagine precedenti e successive: la storia è creata proprio attraverso una costante associazione di immagini.

mercoledì 13 maggio 2015

Sviluppo delle competenze del bambino

Il libro permette all’educatrice di asilo nido di operare con ciascun bambino per promuovere contemporaneamente lo sviluppo di competenze:
  • Di motricità fine
  • Viso-percettive;
  • Cognitive (capacità di formulare ipotesi sul contenuto, di scoprire collegamenti, di scoprire sequenze, di creare inferenze, di creare immagini mentali);
  • Attenzione congiunta
  • Di comprensione verbale (consapevolezza fonemica, rime e assonanze, ritmo);
  • Di produzione verbale (ripetizione di nuove parole)
  • Di elaborazione linguistica (capacità di ricostruire una storia, o parte di essa, o una sequenza di avvenimenti);
  • Di approccio all’apprendimento (sviluppo della curiosità, sviluppo della capacità di fare attenzione, della concentrazione, della correlazione tra parti)
  • Di memoria
  • Di sviluppo dell’autonomia (uso autonomo del libro, lettura autonoma della storia)
  • Consapevolezza e importanza del linguaggio scritto
  • Di socializzazione (condivisione dell’esperienza e piacere della lettura con l’educatrice, anche in gruppo o con il compagno preferito; riconoscimento delle varie relazioni tra i personaggi);
  • Di verbalizzazione di emozioni e di sentimenti (riconoscimento delle varie emozioni tra i personaggi; riconoscimento delle varie emozioni come raccontate dalla educatrice, riconoscimento delle varie emozioni manifestate dal bambino e dai compagni)
Citando Susanna Mantovani (1998), l’uso del libro a fini educativi è da considerare dalle educatrici di asilo nido:
«un'occasione complessiva di creare situazioni piacevoli, di sollecitare motivazioni, di affinare competenze in una visione globale in cui aspetti emozionali e cognitivi sono strettamente intricati come è peculiare di questa età».